lunedì 8 ottobre 2012

Il mondo che non c'è: un commento del Professor Giuseppe Cicciù


Un atto d'amore intraducibile che per sua natura rimane sospeso tra i filamenti di un pensiero che cerca suggestioni senza trovarle e si impiglia tra le maglie intricate della perplessità. Il ritmo del cortometraggio, appare straccione ed elegante, corrosivo e tenero, corposo e leggero dentro il tentativo di dire che "il mondo che non c'è" alimentato dalla fantasia, può avere solo la suggestione di una rappresentazione che per sua natura non intacca la carne né la trasforma. Diventa ostentazione di un possibile approdo, ne indica il percorso e poi lascia ognuno di noi soli con la nostra invocazione di un cambiamento che per avvenire abbisogna di dolore e fatica. I protagonisti sono dentro la suggestione illusoria di una decisione che attende l'avvenimento, qualsiasi avvenimento come liberatore. Invero, non sono gli avvenimenti che inducono le trasformazioni di un'anima ma le solitarie e piatte stagioni dove nulla accade mentre tutto è in perenne trasformazione. Fiori che profumano di primavera si addicono al cambiamento! Squassanti risate senza senso mentre la pioggia ti fradicia le vesti! Il sorriso di una donna, di un uomo che arrivano improvvisamente quando meno telo aspetti! Tradurre in modo lineare la complessità è scandaloso e indecente. adesso come adesso è la traduzione semplice e immediata del senza tempo. È l'eterno attimo di cui siamo tutti figli! Inconscia traduzione nel linguaggio corrente di una necessità, di una anankè che allude alla autentica condizione dell'uomo. Solo chi è differenziato, chi ha avuto la fortuna di emergere dall'indifferenziata palude del sapere comune, accede alla possibile integrazione del senso dentro il non senso, della vita che è unica cosa con la morte. Il corto ci ha provato e "adesso" è la indicazione di un inizio di cui non può essere tracciato il percorso né la direzione né la meta. La vita è un istante da riempire e svuotare senza agire, coacervo di illusioni e sentimenti che abitano luoghi a noi sconosciuti. adesso come adesso mi ha ricondotto all'inizio e mi ha lasciato solo con le mie incertezze sul divenire. Cosa c'è di meglio? 

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